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L’Aquila: ordinanza del Sindaco per uccidere i cinghiali che si avvicinano alla città

ByRedazione

Ott 29, 2022 , ,

Abbiamo inviato una diffida al Sindaco, con la richiesta di annullare il provvedimento quanto prima.

La caccia costringe gli animali a spostarsi in zone dove è vietata, come i centri urbani

Il 19 ottobre, il Sindaco Biondi ha emesso un’ordinanza con la quale di dispone la “cattura ed eventuale abbattimento” dei cinghiali che dovessero entrare nell’ambito urbano e, già nei giorni scorsi, si sono sentiti i primi colpi di fucile nelle zone più periferiche della città.

Ora la LAV ha inviato al Sindaco una diffida con la richiesta dell’immediato annullamento del provvedimento evidenziandone i profili di ritenuta illegittimità.

La legge regionale 10/2004 dispone, infatti, che il controllo della fauna selvatica all’interno dei centri urbani possa essere autorizzato con ordinanza sindacale, esclusivamente per motivi sanitari e per la tutela del patrimonio storico-artistico, dopo avere sentito l’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il massimo organo scientifico nazionale per lo studio degli animali selvatici.

Disporre l’uccisione dei cinghiali è non solo crudele, ma anche del tutto inutile se non vengono rimosse le cause che determinano l’avvicinamento dei cinghiali all’ambito urbano e in questo caso è evidente che il problema è generato dagli stessi cacciatori. La fortissima pressione venatoria a cui sono sottoposti i cinghiali li costringe infatti a spostarsi in aree meno frequentate dai cacciatori, quali ad esempio le zone urbane che sono ovviamente vietate alla caccia.

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